Cos'è il render 3D. Strumento indispensabile per i professionisti dell'architettura e non solo.
A partire dagli anni Sessanta, quando è comparso per la prima volta, il render è diventato uno strumento indispensabile per i professionisti dell’architettura e non solo.
I render, partendo da un modello tridimensionale, sono immagini digitali che vengono create con l’ausilio di programmi appositi, i quali permettono di applicare luci, materiali e numerosi altri dettagli per simulare realisticamente un progetto.
Sul mercato sono presenti numerose offerte di software per il rendering ma, i più conosciuti e utilizzati sono Sketchup, 3D Studio Max, Lumion e infine Twinmotion. Quest’ultimo si differenzia dai concorrenti poiché offre la possibilità di creare render in real time ad altissima qualità. Inoltre, l’eccezionale rapporto qualità/prezzo lo rende il programma ideale per i professionisti del settore.
Ma come nasce il render?
Il primo approccio risale al 1960, quando William Fetter simulò la figura di un pilota all’interno di una cabina di pilotaggio, per verificarne struttura e spazi necessari ai fini della costruzione.
Successivamente, nel 1963, Ivan Sutherland, conosciuto come il padre della grafica 3d e per aver inventato gli occhiali per la realtà virtuale, creò Sketchpad che fu il primo programma per la modellazione tridimensionale.
Infine, la vera affermazione del render si ebbe nel 1975 quando il ricercatore di computer-grafica Martin Newell creò la “Utah Teapot” o teiera Newell: un modello matematico di prova 3D di una teiera ordinaria, di forma abbastanza semplice, che diventò successivamente un rendering standard per la simulazione.
Il rendering è oggi in continua evoluzione, viene usato dai professionisti del settore come architetti, ingegneri, geometri, progettisti e si è oggi affermato nel mondo del design.
Grazie alla tecnologia tridimensionale è infatti possibile simulare ambienti interni ed esterni con estrema precisione, per creare progetti pensati su misura per i clienti ed estremamente realistici.